Come configurare al meglio XCHANGE con il Task Sequencing Language
Il Task Sequencing Language o, piu’ semplicemente, TSL e’ un linguaggio di scripting asai poco conosciuto.
E’ infatti parte del pacchetto applicativo XCHANGE, software che, seppur obsoleto, viene ancora ampiamente usato, spesso e volentieri per mancanza di valide alternative.
C’e’ da dire che XCHANGE raramente viene utilizzato al massimo delle sue potenzialita’.
Infatti spesso e volentieri viene utilizzato come sistema gestionale integrato di QUILL, ABACUS, ARCHIVE e EASEL mentre XCHANGE offre parecchie funzionalita’ aggiuntive.
Una di queste e’ un’elevata elesticita’ in fase di configurazione; elasticita’ che, abbinata al TSL permette di creare un sistema assai flessibile e potente.
Procediamo con ordine.
Come prima cosa andiamo ad analizzare alcune delle opzioni di configurazione di XCHANGE, limitandoci a quelle che possono tornarci utili per interfacciare il TSL.
Se cerchiamo di configurare il software tramite Menu Config o qualche programma equivalente ci accorgiamo di come ci vengano proposte due voci di menu’ distinte: XCHANGE e XCHANGE defaults.
Occupiamoci direttamente della seconda, prima di tutto possiamo notare come sia possibile far eseguire una stringa di caratteri in fase di avvio del programma.
Se questi caratteri corrispondono poi a dei comandi, meglio ancora, possiamo far fare a XCHANGE perecchie cose.
Quindi a rigor di logica e’ possibile far caricare in fase di avvio un file TSL e farlo eseguire.
All’interno del file potremmo poi inserire tutte le nostre istruzioni; ogni qualvolta decidiamo di cambiare qualcosa, non sara’ piu’ necessario agire sul software ma basterà modificare il file TSL per modificare le nostre impostazioni.
Essa offre un’altra opportunita’ assai particolare: quella di poter eseguire una stringa di comandi diversa in funzione dell’ estensione del nome file che viene passato come parametro.
In parole piu’ semplici: se lancio XCHANGE passando come parametro un file QUILL il programma fara’ determinate cose, se il parametro e’ un file ABACUS ne fara’ invece altre.
Ovviamente possiamo decidere cosa far fare a XCHANGE.
La logica ci suggerisce di aprire una sessione QUILL se il documento ha un’estensione _doc e di aprire una sessione ABACUS se l’estensione e’ _aba.
Ma non e’ detto che sia cosi’.
C’è inoltre da cosiderare che possiamo far fare a XCHANGE piu’ di un’operazione.
Tanto per fare un esempio possiamo far aprire un file _doc e mandarlo direttamente in stampa, dopodiche’ esportarlo in formato ASCII; in pratica abbiamo ben pochi limiti.
Oppure ancora possiamo impostare directory di default diverse in funzione del file caricato.
XCHANGE e’ in grado di gestire separatamente tutte le esetensioni di XCHANGE (compreso il file _tsl) e dispone ancora di una gestione separata “jolly” per tutte le altre estensioni.
Abbinando queste possibilita’ di configurazione alla flessibilita’ del linguaggio TSL possiamo veramente aumentare le potenzialita’ di questo software.