Ciao a tutti, inizieremo un ciclo di interviste con i personaggi principali che operano o hanno lavorato nel mondo QL.
Oggi, abbiamo con noi Jochen Merz, un personaggio che veramente non ha bisogno di presentazioni, dal momento che per trent’anni è stato il punto di riferimento principale per il nostro ambiente.
GG: Ciao Jochen, benvenuto e grazie per aver accettato di partecipare a questa intervista. Tutti gli utenti QL conoscono benissimo il tuo nome nel mondo QL ma ci piacerebbe sapere qualcosa di più su Jochen Merz, l’uomo.
Puoi raccontarci qualcosa di te come la tua età, il tuo lavoro, o qualsiasi cosa tu voglia condividere con noi?
JM: Ciao Giorgio. Ho 51 anni, sono un lavoratore autonomo e faccio un sacco di cose. Principalmente sostenere alcune aziende locali o avvocati (PC, network, telefoni, VolP, etc) Inoltre vendo modelli di treni su Ebay, trasformando un hobby in parte del lavoro. Attualmente questo non mi lascia molto tempo per costruirmi un plastico ferroviario delle meraviglie per me steso, forse tra 20 anni, sempre collezionandoli.
Sono sempre molto interessato nel andare sulle montagne russe, una delle altre cose che ho sempre amato fare quando visito gli Stati Uniti.
Purtroppo soffro di emicrania cronica che, sfortunatamente, ha un grande impatto sul mio tempo e sulla mia situazione in generale.
GG: come è stato il tuo primo incontro con Sinclair QL? Quanti anni avevi?
JM: ho iniziato con lo ZX Specrum, ZX80, ZX81 e quando QL fu presentato sapevo che dovevo averlo. Non ricordo esattamente dove ho comprato il mio QL ma mi ricordo bene che, quando l’ho avuto, è diventato immediatamente il mio interesse principale. Dovevo avere 18-19 anni a quei tempi.
GG: quali sono stati i tuoi primi lavori su questa piattaforma?
JM: di nuovo, non me lo ricordo esattamente ma credo che una delle prime cose che feci fu quella di programmare GigaChrome per ABC-Electronics a Bielefeld. Mi era piaciuto molto farlo, perché si usava l’ABC-Mouse. Era molto piacevole e l’algoritmo che ho usato per questo programma era una delle cose più difficili da programmare. A quei tempi, programmai alcuni giochi, ma non mi ricordo l’ordine in cui li produssi.
GG: La comunità tedesca QL è sempre stata una delle più attive, seconda solo a quella inglese.
Cosa ti ricordi di quei tempi, eri in molte di esse? C’era qualche tipo di struttura organizzativa? Come nell’ambiente” e nell’ atmosfera?.
JM: c’era il QL club tedesco, a quei tempi con diverse migliaia di membri. Per un periodo, ero parte del team editoriale. Ma questo era veramente molto tempo fa. E’ incominciato in modo leggero, ma quando il club si è ingrandito, tutti i “soliti problemi” sono comparsi: l’essere legalmente in regola diventava sempre più problematico ed il denaro è scomparso. Quando il capo del club cambiò, ci furono dei problemi, ma non mi ricordo più bene i dettagli.
GG: ti ricordi qualche aneddoto (magari divertente o curioso), in particolare?
JM: ci sono state moltissime gite fatte con gli amici inglesi e di altre nazioni. Alcune di esse non le dimenticherò mai, una di quelle è stato un viaggio in Croazia in pieno inverno. Tony Firschman e Roy Wood vennero a prendermi (dopo che l’auto di Tony venne colpita da un camion, perdendo lo specchietto sinistro). Abbiamo continuato e preso Marcel Kilgus, arrivando in Croazia. Bene, abbiamo quasi slittato, perché Tony non aveva le gomme invernali. Era parecchio pericoloso (e pensandoci, anche molto stupido). Sulla via del ritorno c’è stato un altro incidente, che danneggiò un pneumatico. Non c’è bisogno di dirlo, non eravamo vicino a nessuno dei nostri clienti, non soltanto per la situazione invernale… un “esperienza”.
Viaggi in Svezia, molti negli Stati uniti, molti di più in Inghilterra erano grandi anche loro – principalmente perché tutte le volte era un bellissimo evento sociale ed abbiamo incontrato molti amici.
GG: qual è stato il momento più bello (o il più importante) nella tua vita con QL?
JM: quando il mio primo QL ha iniziato a funzionare e ha fatto la sua prima schermata in TV.
GG: puoi dirci che configurazione hai usato?
JM: Per primo QL Plain, poi SuperQBOard poi ATARI con l’emulatore QL.
GG: usi ancora oggi QL? Con che configurazione?
JM: QPC. Tutti i giorni.
GG: come sviluppatore, sei conosciuto come uno dei maggiori rivenditori. Immagino che oggi l’attività odierna si è ridotta, con un numero ridotto di utenti attivi rimasto, che cosa ci puoi dire a riguardo?
JM: non molto, temo. Dopo che ho dato via QL Today alcuni anni fa, ho perso quasi metà delle notizie ariguardo di cosa sta succedendo.
E’ una questione di tempo. Mi manca molto programmare, e mi manca molto QL Today
GG: oggi la situazione è molto diversa, lo sviluppo dell’hardware si è fermato da più di 10 anni in favore
dell’emulazione. Il numero di utenti si è ridotto drasticamente, anche se il mondo QL è ancora vivo, il sistema operativo è ancora sviluppato. In pratica QL non vuole morire o diventare un ricordo.
Che consigli vuoi dare alla comunità QL per sopravvivere?
JM: non mi vengono in mente. Se mi fosse venuto in mente qualcosa tempo fa, avrei preso l’opportunità di tenerlo ancora più in vita. Comunque, penso che QPC sia la cosa più importante da tenere viva per molto tempo. E ripeto: lo uso ancora oggi ogni giorno per il mio lavoro quotidiano.
GG: hai detto che tu usi QL tutti i giorni per il tuo lavoro. Puoi dirci qualcosa di più? Per esempio, che software usi, e per cosa lo usi?
JM: certamente: uso il software di gestione/contabilità tutti i giorni da quando ho iniziato a scrivere nel 1987 e l’ho aggiornato ogni volta fosse stato necessario.
Scritto in SBASIC, fa molte cose per me: converte valute per me in modo che sono già formattate e pronte all’uso altrove. Fornisce tutte le forme di stampa per me (etichette indirizzi, ecc). Lo uso per scrivere fatture. Lo uso anche per processare ogni tipo di ordine Ebay (vendo modellini ferroviari su ebay, commercialmente).
GG: quali sono i tre programmi che QL non dovrebbe avere, e di quali invece tu hai più bisogno?
JM: siccome uso QPC su un PC, è disponibile più o meno tutto quello di cui ho bisogno.
Penso che un browser ed un client di posta elettronica siano le cose più importanti per una versione stand alone QL, ma siccome queste sono diventate molto complicate nel corso degli anni, dubito che questo sia
possibile, avere una versione a se stante.
GG: Jochen ti ringrazio molto per la disponibilità, il nostro blog è sempre a tua disposizione e sei sempre il benvenuto.
JIM: e grazie a te, Giorgio, per questa interessante intervista via chat che mi ha fatto tornare in mente alcuni grandi ricordi legati a QL.
In generale, un gran periodo che ha fatto parte della mia vita per molti anni che al quale non avrei voluto mancare, insieme agli amici che ho incontrato durante questo periodo.
Traduzione dall’inglese a cura di Stefano Baccella.